La sinagoga
Interno della sinagoga di Tbilisi, capitale della Georgia
La sinagoga è il cuore di ogni comunità ebraica. Le sinagoghe incominciarono a sorgere durante l’esilio a Babilonia, con gli ebrei lontani dal tempio di Gerusalemme. Quando poi l’esercito romano, nel 70 d.C., distrusse il tempio, le sinagoghe incominciarono a svolgere il loro ruolo fondamentale come centri del culto e della preghiera, ma anche come luoghi di riunione e di cultura per ogni comunità ebraica lontana da Israele.
Il centro della sinagoga è rappresentato dall’arca che è posta davanti al muro che è orientato verso Gerusalemme. L’arca è un armadio aperto, coperto da una tenda nel quale sono custoditi i rotoli della Torah.
L’arca ricorda ad ogni fedele il “Santo dei Santi”, il luogo della presenza di YHWH nell’antico tempio di Gerusalemme. Come abbiamo detto parlando del tempio, nel Santo dei Santi era custodita l’arca dell’alleanza che conteneva le tavole della Legge.
I rotoli della Torah sono scritti a mano, in ebraico e sono montati su due cilindri di legno definiti “alberi della vita”. Durante ogni funzione religiosa nella sinagoga i rotoli sono prelevati dall’arca e, mentre tutti sono in piedi in segno di rispetto, vengono portati sulla bimah, la pedana dove avviene la lettura solenne del testo. Per ogni ebreo è un grande onore leggere la Torah durante il culto del sabato.
Quando i rotoli della Torah diventano troppo vecchi per essere letti, non vengono distrutti, ma seppelliti con grande cura, proprio per sottolineare il grande rispetto e amore che la comunità ebraica ha per la Parola di Dio.
Sopra l’arca arde, giorno e notte, la “lampada eterna” segno della presenza di Dio accanto al su popolo.
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